Non ho mai creduto nel sovrannaturale, e neppure negli spiriti dell'aldilà che stanno di quà a fare che non si sà (scusate la rima). Non credo alle anime terrestri, ma devo ammettere che specialmente di notte, andando per mare, si fa sentire un qualcosa, un qualche rumore che assomiglia talmente ad una voce a cui non mi è possibile non dare attenzione. E penso che chiunque trovandosi nella mia stessa situazione avrebbe pensieri non molto dissimili dai miei. A volte, il fantasma, abbaia ad imitazione della suoneria del mio telefonino; raramente mi chiama per nome, e conosce diverse lingue che conosco anch'io, comprese alcune a me sconosciute. La voce proviene dal di dentro della barca, dalle sue viscere più profonde: sono convinto si generi nei tubi di scarico e di carico dell'acqua. Come facciano i tubi a mettere assieme consonanti e vocali le une dopo le altre come un perfetto puzzle fino a dare un significato a quei rumori, per giunta nè ripetitivo nè monotono s'intende, è a me sconosciuto. E poi c'è la carrucola (bozzello) che cricca pur non avendo il meccanismo per criccare, e per quest'ultimo il sospettato numero uno è il complicato meccanismo del timone a vento. Il bozzello rumoroso non sono ancora riuscito a scovarlo: esso imita la frizione del mulinello della mia canna da pesca quando il pesce abbocca mettendo in dura trazione la lenza. In piena notte, mentre sono di turno nei pressi del timone, il suo criccare mi fa volgere lo sguardo più e più volte alla canna che ovviamente non ha la lenza in acqua giacendo invece ripiegata poco distante. Il mulinello tace ma il criccare c'è ed una di queste notti mi dedicherò a limitare la zona sorgente del suono misterioso fino, spero, a trovarne la fonte. Il fantasma recentemente si è anche palesato di giorno addirittura sganciando il moschettone del gommone (dinghy) che lo teneva legato a poppa, incredibile tanto perchè eravamo in quattro persone e tutte sarebbero pronte a giurare che il moschettone era ben agganciato e serrato, operazione per giunta fatta da me personalmente e con cura. Se il mistero è di casa qui nel Mare dei Caraibi, tra Martinica e l'arcipelago di San Blas, una volta passati il canale di Panama e ci saremo affacciati sull'Oceano Pacifico, allora ne sentiremo la sua mancanza.
Il giro del Mondo in barca a vela: "Non si possono scoprire nuovi Mari se non si ha il coraggio di lasciar scomparire la Terra dietro l'orizzonte"
sabato 25 gennaio 2014
Il Fantasma dei Caraibi
Non ho mai creduto nel sovrannaturale, e neppure negli spiriti dell'aldilà che stanno di quà a fare che non si sà (scusate la rima). Non credo alle anime terrestri, ma devo ammettere che specialmente di notte, andando per mare, si fa sentire un qualcosa, un qualche rumore che assomiglia talmente ad una voce a cui non mi è possibile non dare attenzione. E penso che chiunque trovandosi nella mia stessa situazione avrebbe pensieri non molto dissimili dai miei. A volte, il fantasma, abbaia ad imitazione della suoneria del mio telefonino; raramente mi chiama per nome, e conosce diverse lingue che conosco anch'io, comprese alcune a me sconosciute. La voce proviene dal di dentro della barca, dalle sue viscere più profonde: sono convinto si generi nei tubi di scarico e di carico dell'acqua. Come facciano i tubi a mettere assieme consonanti e vocali le une dopo le altre come un perfetto puzzle fino a dare un significato a quei rumori, per giunta nè ripetitivo nè monotono s'intende, è a me sconosciuto. E poi c'è la carrucola (bozzello) che cricca pur non avendo il meccanismo per criccare, e per quest'ultimo il sospettato numero uno è il complicato meccanismo del timone a vento. Il bozzello rumoroso non sono ancora riuscito a scovarlo: esso imita la frizione del mulinello della mia canna da pesca quando il pesce abbocca mettendo in dura trazione la lenza. In piena notte, mentre sono di turno nei pressi del timone, il suo criccare mi fa volgere lo sguardo più e più volte alla canna che ovviamente non ha la lenza in acqua giacendo invece ripiegata poco distante. Il mulinello tace ma il criccare c'è ed una di queste notti mi dedicherò a limitare la zona sorgente del suono misterioso fino, spero, a trovarne la fonte. Il fantasma recentemente si è anche palesato di giorno addirittura sganciando il moschettone del gommone (dinghy) che lo teneva legato a poppa, incredibile tanto perchè eravamo in quattro persone e tutte sarebbero pronte a giurare che il moschettone era ben agganciato e serrato, operazione per giunta fatta da me personalmente e con cura. Se il mistero è di casa qui nel Mare dei Caraibi, tra Martinica e l'arcipelago di San Blas, una volta passati il canale di Panama e ci saremo affacciati sull'Oceano Pacifico, allora ne sentiremo la sua mancanza.
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