Il giro del Mondo in barca a vela: "Non si possono scoprire nuovi Mari se non si ha il coraggio di lasciar scomparire la Terra dietro l'orizzonte"
venerdì 18 aprile 2014
L'Atollo di Ahe, Isola col Buco nel Mezzo
Non tutte le isole escono col buco ma gli atolli invece sì. Non ho ben chiaro se sono tutti originati da un ex vulcano collassato nel mezzo i cui resti sono visibili per il solo perimetro costituito da una sottile striscia di terra e sabbia, con vegetazione tipicamente composta da palme da cocco. Ahe è uno di questi. L'esterno è protetto, diciamo così, da una barriera corallina che, come roccia dura, affronta incessantemente le onde dell'Oceano. Avvicinarsi alla costa e mettersi all'àncora è molto pericoloso specialmente sopravvento perchè se le condizioni meteo, vento e onde (e visibilità), sono forti e proibitive, ed il motore ausigliario va in panne allora è probabile finire sui coralli con scarse possibilità di salvare l'imbarcazione. I venti predominanti suggeriscono quale parte è quella sottovento e quindi statisticamente più protetta, ma se giunge un temporale i venti possono aumentare di molto e per giunta cambiare direzione, e quindi ogni luogo non può essere considerato proprio sicuro. Questo discorso vale per l'esterno dell'atollo, mentre cambia considerevolmente se si entra dentro.
Ahe presenta un interruzione nel perimetro, un canale, che consente di entrare ed uscire; è lungo, se non ricordo male, circa 300m e largo 70m. Il canale va percorso rigorosamente tenendo conto della marea e preferendo il periodo di culmine, minima o massima, o un po dopo, quando l'acqua scorre poco o nulla. Un atollo può essere veramente grande da non scorgere, stando al suo interno, la riva opposta come un grande lago; seguendo il ritmo della marea abbassa o alza il suo livello del mare, e come lo fa? L'atollo utilizza il canale, "la passe", per caricarsi e scaricarsi di acqua e quindi potete immaginare quale corrente può presentare in certi momenti della giornata: un vero fiume in piena. Dicono che alcune Passe possono arrivare anche a 9-10 nodi di corrente, velocità che pochi motori di barche a vela superano alla loro massima potenza. In ogni caso è consigliato entrare con la barca ed a motore (e di certo non a vele spiegate) con corrente uscente al massimo di 2-3 nodi. Non di rado, mentre c'è il flusso marino in uscita, si trova anche onda contraria quindi le due forze si scontrano creando onde a cavalloni piuttosto alte. Per uscire dall'atollo le regole sono le stesse. A peggiorare le cose influiscono altri fattori come la scarsa profondità del fondale della passe, non di rado anche di soli 3m, e l'assoluta necessità di evitare formazioni di corallo a destra ed a sinistra dove si possono alzare onde che andrebbero bene per un surfista professionista e non certo per una barca a vela. Se piove si vede poco o nulla: dare un occhio se ci sono altre barche in procinto di fare la stessa cosa (in 2 è meglio evitare di passare) e dare due occhi se dall'altra parte del canale c'è una nave in avvicinamento; le navi, da quel poco che so, un po se ne fregano degli orari, tanto sono grandi, e passano quando lo desiderano, quindi meglio non prenderle come esempio. Avere un marinaio in piedi davanti a prua che scandaglia visivamente il fondale è molto di aiuto e di conforto al timoniere. Se siete precisi-precisi e volete seguire pedisseguatamente le tabelle con le maree allora meglio essere altrettanto precisi con i fusi orari e la data del giorno: questi dati possono essere critici se vi trovate nei pressi del 180° meridiano dove sbagliare è cosa non improbabile (scusate la doppia negazione). Per questa passe abbiamo usato la tabella della marea ma poi ci siamo affacciati un paio di volte al suo ingresso per saggiare la forza della corrente uscente: forte=aspettare, media=aspettare, bassa=andiamo si va!!
Dentro l'atollo si trova un paradiso: acqua calma, azzurra e traparente, bei pesci che attendono d'essere pescati, spiagge bianche ed incontaminate, formazioni coralline dove immergersi a fare snorkeling ad ammirare la vita sommersa come in un acquario, noci di cocco da raccogliere ed aprire, cordialità locale ed anche un piccolo negozio dove comperare pane, cipolle, aglio, latte, patate, pasta, caffè, una lattina di cola ed un gelato. Il gelato ce lo meritiamo sempre.
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