mercoledì 25 giugno 2014

Cani, Porci e Chiese


Il gruppo delle isole di Vava'u (Is.Tonga) è un atollo in formazione, o una grande isola vulcanica in disgregazione a seconda dei punti di vista. E' composto da un numero elevato di isole ed isolette colore verde smeraldo, perloppiù a strapiombo sul mare con rare spiagge arancioni. Kingdom of Tonga, bandiera rossa con un riquadro bianco in alto a sinistra a fare da sfondo ad una croce altrettanto rossa, credo siamo politicamente sotto il controllo Britannico; la seconda lingua è l'inglese. Non si può certo dire che vivono nel lusso, anzi, però sicuramente di una cosa penso si ritengono ricchi: la Fede. Chiese in ogni luogo, queste sì a sfoggiare lusso, le uniche ad avere un giardino erboso ben curato, la staccionata in legno o cemento ben pitturata ed un portone di ingresso recante frasi inneggianti al Signore. A volte hanno anche a lato un campo da gioco (basket, volleyball, ecc.) recintato all'impossibile e sempre vuoto (chissà quali formalità sono necessarie per entrare). Dalle profondità delle Chiese più grandi si odono echeggiare canti di voci bianche ad ogni ora. La domenica è vietato lavorare, firmare contratti, fare affari e chissà cos'altro non è permesso: tutti a Messa; camionate (non hanno i bus) di ragazzi e ragazze di tutte le età vestiti a festa, anzi direi in divisa e con colori vivaci, a ritrovarsi nei luoghi di culto ad onorare il Creatore ed a cantare canzoni inneggianti alla Croce. Le famiglie meno prolifere hanno una decina di figli mi riferisce il ragazzo che con la macchinetta e gli aghi intinti nell'inchiostro nero mi sta marchiando con un nuovo disegno; normalmente i gruppi famigliari sono composti da 15 e anche 17 pargoli a correre per casa assieme ad un numero elevato di cani, ed a condividere gli spazi verdi, giardini e boschi, con un numero imprecisato di maiali soprattutto di colore nero, pochi maiali rosa ed alcuni maiali pezzati. I suini sono dappertutto a libero pascolo come fossero galline, e come se la terra a disposizione a loro non bastasse gli abbiamo visti rovistare col muso basso perfino dentro l'acqua di mare, cosa mai vista.
Dopo un paio di ore sotto i ferri aguzzi ed un paio di proposte di matrimonio da parte di ragazze di passaggio dalla botttega di Miki, il giovane che fa i tatuaggi, entrato un po in confidenza con lui gli chiedo cosa se ne fanno di tanti cani. Risposta presto data: li mangiano alla pari di altri animali, e a suo dire quelli di età quasi giovane sono meglio delle porchette.
Passeggiando all'interno di una di queste isole, da sponda a sponda lungo l'unica strada di terra e noci di cocco, queste ultime rovesciate a formare una superficie più solida dove il fango è più profondo, posso raccogliere e saggiare dei mandaranci dal sapore un po aspro ma molto buoni. Qui cammino sempre con un occhio rivolto verso l'alto nel caso una noce di un paio di chili decidesse di staccarsi da una decina di metri di altezza per piombarmi addosso, non mi divertirei di certo a riceverla in testa o su una spalla. Scorgo a lato tra il fogliame un grosso ragno e la sua tela giallastra; i tre fili principali a tenerla tesa tra i rami fanno impressione tanto sono spessi; decido quindi di provare la loro resistenza prendendone uno tra le mani e trazionandolo (tenendo d'occhio il ragno che non si incazzi!!). Tira e tira alla fine lo spezzo… ma quale forza quel filo di ragnatela! Prima di andarmene riparo il "danno" al ragno con un nodo marinaro (nodo 'piano') e la sua tela è di nuovo a posto!! Su un altra piccola isola trascorreremo la giornata a ripulirla dalle immondizie, idea di Joseph che ha contagiato anche me. Su un'altra isola ancòra siamo invece stati ospiti, diciamo così, di una famiglia di una ventina di loro che hanno cucinato due maialini alla brace sulla spiaggia: mentre la mamma preparava dei deliziosi contorni ed il papà accendeva il fuoco, i bimbi hanno provveduto a tutto l'occorrente riguardo la bestia, dal pascolo al piatto… Hanno partecipato al barbeque i componenti di una decina di imbarcazioni del nostro gruppo del World ARC Rally, ed in quella occasione abbiamo potuto raccogliere e donare alla piccola scuola locale un migliaio di dollari. Niente S.Messa ma ci siamo "sentiti buoni" lo stesso.
Dimenticavo quasi di scrivere che qui è arrivato l'inverno, ma forse sarebbe più corretto dire che ci siamo andati incontro noi considerando che siamo giunti, a giugno, ben oltre i 21° di latitudine sud.
Aggiungo, infine, che con tutto questo raccontare mi è venuta una irresistibile voglia… di cane… (volevo scrivere 'carne').

foto by Vlado

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