Il giro del Mondo in barca a vela: "Non si possono scoprire nuovi Mari se non si ha il coraggio di lasciar scomparire la Terra dietro l'orizzonte"
venerdì 29 agosto 2014
Prossima Destinazione: Indonesia
A breve si riparte, prossima destinazione Indonesia. Metà percorso del giro del mondo è stato completato e sono trascorsi "appena" otto mesi. Il tempo passa ed a guardarlo davanti sembra più breve che non a guardarlo indietro, e non si può certo dire che da ora in poi sia in discesa, anzi! Ci aspetta ora l'Oceano Indiano che nella sua parte finale, tra il Madagascar ed il Sud Africa, che contiamo di raggiungere verso fine anno, ci riserverà una delle zone più temute dai naviganti di tutto il Mondo: Capo Agulhas.
giovedì 28 agosto 2014
Un Tuffo nel Caos (continuazione)
Qualcuno sul Civetta II potrebbe giurare di aver visto, a quel punto, un uomo dalla corporatura longilinea tuffarsi in mare in quel caos di acqua ribollente di frenesia, di fame, di sangue, di brandelli e liquido organico di pesce, forse anche di piume; probabilmente un richiamo irresistibile all'azione, sicuramente una scintilla di follia, il motivo dello scatto verso l'alto e poi l'inevitabile traiettoria, dovuta alla forza di gravità, verso il centro della Terra di quel corpo umano, un gesto per certi versi atletico da non somigliare affatto ad una banale caduta in acqua. E non lo era.
Dopo alcuni secondi lo vedranno riemergere con tale inerzia da farlo spuntare fuori dall'acqua fino all'altezza della cintura, che però non portava, anzi pare indossasse soltanto un paio di pantaloncini da bagno, una semplice collanina al collo con un pendaglio a forma di àncora, ed un tatuaggio. La testa fuori, uno sguardo verso l'alto come per assicurarsi che nessuna Sula sia sulla sua traiettoria, e come potrebbe essere, le Sule puntano le Sardine! Lo spirito di conservazione, così era parso, gli imporrà anche di fare un giro veloce su se stesso a 360° per guardasi le spalle e tutt'attorno, ma in realtà, si saprà in seguito, era per vedere dove si trovano i grandi pesci, per cercare di riassumere la situazione e capire la sua posizione rispetto al centro della Battaglia. Poi giù di nuovo a mani nude sotto acqua a caccia di sardine pure lui. Ne prenderà soltanto una ma quale conquista! Il solo averci provato, il solo aver partecipato a quella danza, a quella caccia per la sopravvivenza, lo riempiranno di una dimensione ancestrale forse unica ed irripetibile.
Gli Animali lo fanno per istinto, l'Uomo soltanto a volte usa l'istinto ma esso è straordinariamente capace di elaborazione e ripensamento del passato, di comprensione del presente e di proiezione nel futuro. Nell'uomo l'azione è mediata da regole soprattutto sociali (anche in diverse specie animali l'istinto sociale è forte) che lo portano a prediligere scelte di vita quotidiana intese al bene comune e non solo al bene proprio; l'estremizzazione dell'istinto sociale lo può portare a comportamenti altrettanto estremi e definibili come eroici. Le scelte per il bene comune lo conducono ad essere ben accettato, approvato ed a volte a ricevere dei riconoscimenti dagli altri componenti della società così che, come conseguenza, il suo conforto e la sua felicità si elevano.
Tra realtà e sogno alle volte le dita scorrono sui bottoni avorio della tastiera a comporre frasi, nero su bianco, come animate da un alone di magia a narrare storie vere od immaginarie; ritornando al titolo di questo racconto, quel tuffo nel caos a caccia di sardine, sarà anche stata una pazzia ma lo rifarei con rinnovato entusiasmo pure adesso!
foto by Matt Doggett e Richard Shucksmith
martedì 26 agosto 2014
A Caccia di Sardine
Uno degli eventi naturali più straordinari è la caccia alle sardine. Pare che il più grande di questi appuntamenti avvenga tra il Sud Africa e l'Oceano Indiano dove i piccoli ed argentei pesci migrano in massa seguendo le acque fredde e ricche di plancton. Per effetto delle correnti in questi luoghi le sardine, dalle profondità dei mari, salgono in superficie dove numerosissimi predatori accorrono per non lasciarsi sfuggire l'occasione per un'abbondante e fruttuosa caccia. Saranno presenti stormi interi di Sule, incredibili uccelli dal forte becco e dalle capacità straordinarie di tuffarsi ed immergersi nell'acqua ad una velocità incredibile, oltre a saper nuotare in apnea per alcune decine di metri! Assieme a loro anche i Pellicani che prediligono una fascia marina più di superficie. Oltre che dall'aria le sardine subiranno attacchi pesanti dalle profondità Oceaniche: soprattutto Balene, Squali di tutti i tipi e Delfini. Migliaia, anzi milioni di pesci che si muovono all'unisono formando grossi ammassi dalle forme arrotondate ed azzurre, blu, argentee ed altri riflessi, che non durano più di qualche minuto sotto l'attacco dei predatori; pare siano presenti anche molti giovani esemplari dove possono esercitarsi a procurarsi il cibo da soli.
Non di rado si può aver l'occasione di assistere ad eventi simili che, anche se di dimensioni più contenute rispetto a quello Sud Africano, sono comunque impressionanti. Nel nostro viaggiare ricordo, e lo descrivo qui di seguito, uno che difficilmente scorderò.
Il tramonto non è lontano ed il cielo inizia a presentare colori rossastri. Ad un certo punto anche l'acqua cambia colore e diventa scura e biancastra allo stesso tempo, la superficie del mare sembra ribollire per la presenza di innumerevoli piccoli pesci che uno sull'altro si incrociano e sembrano voler scappare chissà dove. E non faccio difficoltà a capirli. Decine e forse centinaia di uccelli compaiono dal nulla radunandosi lì sopra. Tonni sfrecciano incrociandosi e quasi scontrandosi, Delfini saltano fuori dall'acqua e si rituffano con vistose e rumorose "spanciate" per disorientare i piccoli pesci, le Sule ed i Pellicani eseguono ampi giri in aria per poi tuffarsi a loro volta con energia e decisione per prendere la loro parte di cibo. Dalla nostra barca l'azione è facilmente visibile almeno per la parte in superficie, ed è entusiasmante e molto coinvolgente da rimanere a bocca aperta per minuti. Non riesco e non oso pensare cosa stia avvenendo sott'acqua!
Qualcuno sul Civetta II potrebbe giurare di aver visto, a quel punto, un uomo dalla corporatura longilinea tuffarsi in mare... (continua)
foto by Matt Doggett e Richard Shucksmith
lunedì 11 agosto 2014
Verso lo Stretto di Torres, confine tra Pacifico ed Indiano
Un'altro tatuaggio per me, inaugurando il braccio destro quale tela dove fissare le tappe ed i simboli che più mi piacciono: lato destro equivale all'oriente. Un bel canguro ovviamente! Sul braccio sinistro, l'occidente, mi tengono compagnia Tiki (divinità del Pacifico) ed un disegno con motivi in uso presso gli Indios Emberas del Centro America. Il prossimo? Ve lo lascio indovinare. Ho però in mente un "ultimo" tatuaggio una volta giunto in Europa alla fine di questo lungo viaggio: quale fareste voi a simboleggiare il Vecchio Continente, l'Europa appunto? I ragazzi del Black Tathoo sono veloci e precisi.
Stiamo percorrendo tutta la costa nord-orientale dell'Australia direzione nord fino a passare lo Stretto di Torres, confine tra l'Oceano Pacifico e l'Oceano Indiano. Alterniamo uno-due giorni di navigazione con una pausa in porto o all'ancora. Da una settimana imperversa una profonda alta pressione su tutto il continente e questo fa sì che la zona in cui ci troviamo sia battuta costantemente da 20-30 nodi di vento da sud-est, ottimo per navigare considerando che ce lo abbiamo sempre da dietro o di traverso. Il pomeriggio siamo combattuti tra fermarci al punto previsto oppure proseguire fino ad un altro ancoraggio per ulteriori 10 miglia; spesso il successivo, per le sue dimensioni ridotte ed il riparo limitato che fornisce, o il fondale che non permette all'àncora di tenere, non lo riteniamo idoneo a trascorrerci la notte in tranquillità e allora azzardiamo più avanti. La marea può avere un escursione anche di 5-6 metri. Qui è pieno di isole, foci di fiumi ed i porti sono bellissimi e ben attrezzati. Il tenore di vita è molto alto, a mio parere, in queste località multietniche come Mackay e Cairns. Mi dicono che in queste zone c'è la produzione mondiale più grande di zucchero di canna, e che gli italiani, ottimi lavoratori ed imprenditori, sono ben radicati da un centinaio di anni. Non dovrebbe essere male vivere da queste parti, guida sulla corsia di sinistra a parte!
Lo Stretto dista ulteriori 4-5 giorni di navigazione e ne stiamo pianificando il percorso e le pause intermedie; la corrente marina in quei tratti può raggiungere anche i 8 nodi di velocità e ci sono dei bassi fondali da evitare: sarà importante studiare la tabella delle maree. La meteo non dovrebbe subire sostanziali cambiamenti. L'Oceano Indiano e l'Indonesia ci aspettano!
venerdì 8 agosto 2014
lunedì 4 agosto 2014
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