Se volete provare emozioni forti in uno dei passaggi potenzialmente più difficili e pericolosi di tutti i mari della Terra allora tenterete di passare Capo Horn (Sud America) o Cape Agulhas (Sud Africa). Fu il re Giovanni II di Portogallo a ribattezzare il Capo delle Tempeste in Cape of Good Hope (Capo di Buona Speranza) in Sud Africa che con la corrente di Agulhas che incontra la piattaforma continentale ed una eventuale contemporanea bassa pressione in zona, e le nebbie, formano un mix esplosivo per le imbarcazioni di tutte le stazze comprese le supernavi più grandi. Al momento l'unica alternativa per chi proviene dall'Oriente per recarsi in Mediterraneo o in Atlantico è quella di passare più a nord per il Canale di Suez ma la situazione politica in quell'area fa desistere chiunque da tale opzione.
"Capo Agulhas, al pari del suo omologo capo di Buona Speranza, è noto per essere un cimitero di navi (anche la costa degli Scheletri in Namibia, a Nord del Sudafrica è molto pericolosa per la navigazione). La zona è ricca di resti di naufragi (un interessante museo sui naufragi si trova a Bredasdorp: "Bredasdorp Shipwreck Museum"). La presenza frequente di nebbie, di correnti mutevoli e di scogli rendono pericolosa la navigazione. A causa dell'incontro delle correnti, le acque di fronte al capo tendono a essere agitate e violente, soprattutto in inverno, con onde anomale che possono raggiungere i 30 metri di altezza. Inoltre, spesso, i venti arrivano ad una velocità di 120 – 150 km/h. e non sono rari gli iceberg alla deriva."
Nonostante tutto queste funeste premesse, le esperienze di chi vive e lavora in zona, nonchè decenni (per non dire secoli) di precedenti passaggi, hanno formulato dei comportamenti da tenere e dei fenomeni da osservare in mare durante il passaggio in questo tratto di Oceano per abbassare il livello di rischio il più possibile e garantirsi, diciamo così, una migliore possibilità di arrivare a destinazione senza subire la furia degli eventi.
Prima di lasciare Port Louis abbiamo ricevuto benedizioni multiple dai rappresentanti della Chiesa Anglicana, Indù, Musulmana e Buddista!
La nostra flotta di 21 imbarcazioni a vela, World ARC Rally, si trova ora a est del Madagascar a Mauritius e poi si sposterà a La Reunion, per proseguire verso Durban e così via fino a Cape Town dove prevediamo di arrivare tra 30/40 giorni. Dall'altra parte del Continente Africano lato ovest, in contemporanea, la flotta di 7 barche a vela "Formula Uno dei Mari" partecipanti alla Volvo Ocean Race sta percorrendo l'Oceano Atlantico con la stessa destinazione nostra quale arrivo della prima tappa. A bordo di Alvimedica c'è il compaesano mio amico Alberto Bolzan, vero Campione ed eccezionale Uomo, unico atleta italiano a prender parte a questa edizione 2014/2015; ci siamo dati appuntamento per il pranzo di Natale a Cape Town, sarà emozionante rincontrarsi dopo un anno così lontani da casa!
E se decidete di venirci a trovare nella Terra dei Leoni, fate un fischio… Ci vediamo presto!!
(Photo by: © Amory Ross / Team Alvimedica)
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