Il giro del Mondo in barca a vela: "Non si possono scoprire nuovi Mari se non si ha il coraggio di lasciar scomparire la Terra dietro l'orizzonte"
domenica 19 ottobre 2014
L'Indiano a Suon di Nodi
Il Mare lo si rispetta sempre, l'Oceano lo si rispetta e lo si teme sempre. Le statistiche e le descrizioni di questa traversata di 2400 miglia prevedono come standard 16-20 giorni circa di navigazione procedendo verso sud-ovest con venti a favore o al massimo al traverso di una ventina di nodi; tempo nuvoloso a tratti con qualche pioggia e onda di 3-4 metri; aggiungono anche una probabile onda aggiuntiva, "fastidiosamente" proveniente da sud dalla zona Antartica. Pare non ci siano particolari differenze tra il tenere una rotta ad arco tendente al sud o al nord, dipende solo se si vuole andare più veloci tenendosi un po a nord dove ci sono alcune basse pressioni o avere un'andatura più da alta pressione andando più a sud. Per non sbagliare ci siamo tenuti nel mezzo. Confermo l'onda "fastidiosa" che dopo 10 giorni assieme a 24-34 nodi di vento ha iniziato a farsi sentire e personalmente mi ha preso gli addominali. Non sono stato male assolutamente ma credo che 25 anni di parapendio dove cerchi di compensare col bacino ogni minimo movimento aereo dell'ala abbiano insegnato al mio cervello di compensare anche il rollio dovuto al mare… ma potete immaginare che dopo 10 giorni in queste condizioni qualcosa cede… Ma poi tutto si è un po livellato, tutto è passato e al nostro arrivo a Port Louis (Is. Mauritius) c'erano molti ad accoglierci con sorrisi ed abbracci, frutta, sigarette e rum! Brindiamo e riposiamo, il vero duro arriverà le prossime settimane quando punteremo l'Africa a completare la traversata Indiana per giungere a Durban, Cape Agulhas ed infine Cape Town.
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