Saint Helena è forse conosciuta soltanto perchè ospitò Napoleone Bonaparte durante i suoi ultimi anni di vita in esilio nella sua casa posta sulle alture di questa ben isolata e sperduta terra tra l'Africa ed il Sud America. Migliaia e migliaia di chilometri di mare la separano dalla terraferma. Ci si arriva solo navigando con barche private oppure prendendo il traghetto che dal Sud Africa, ogni tanto, si ferma qui e poi vi fa ritorno, il famoso RMS - Royal Mail Ship. Il RMS resterà in servizio attivo ancora per poco, almeno fino a quando il grande aeroporto internazionale sarà terminato, avrà passato tutti i collaudi e le compagnie aeree cominceranno ad eruttare turisti. Le aspettative dei locali sono veramente alte. Si potrebbe dire che la soluzione di tutto, la manna dal cielo, la pioggia a dissetare e fertilizzare il terreno per nuove ricche colture sia proprio l'Aeroporto. Hanno spianato colline, riempito valli, costruito strade nel nulla, disteso un lunghissimo nastro di cemento sulla arida roccia vulcanica. L'aeroporto è progresso, ma sarà in grado di portare, oltre tutto, il tanto sospirato turismo a beneficio della popolazione locale? Non costituirà invece solamente un'arteria di collegamento tra i continenti ed i nuovi villaggi turistici delle multinazionali lasciando solo misere briciole per i sognanti e business-periferici abitanti di S.Helena? L'Aeroporto dovrebbe aprire tra qualche mese ma i villaggi turistici non ci sono ancora, e gli alberghi, i B&B e gli hotel si contano sulle dita delle mani e quei pochi sono sparsi in giro per l'isola; dove dormiranno i "milioni" di danarosi turisti in arrivo? Alloggeranno in tendopoli ed utilizzeranno servizi igienici comuni?
L'Isola ha solo 4000 abitanti, è essenzialmente arida ma anche verde. C'è pure un Golf Club che promette 9 buche in verdi prati. La costa è a strapiombo dove è impossibile atterrare se non nell'unico porto rimanendo però all'ancora e chiamando via radio la taxi-barca. Il mare è stupendo e fare snorkeling tra gli squali balena (che si cibano solo di plancton) è una delle attrazioni principali. Abbiamo noleggiato un taxi con relativa guida storica, un uomo che ha visto e vissuto quasi tutto. Racconta con profonda conoscenza, ci porta nei posti più comuni ma anche quelli più segreti. La passione per il suo lavoro, la cura dei dettagli, la gentilezza di chi fa ciò che gli piace ed è libero, ma che forse un paio di centinaia di anni prima, i suoi bisnonni eccetera, hanno visto la schiavitù. Non lo sa con esattezza nemmeno lui o forse non è ora più interessante ricordare quel passato poco edificante per chiunque, schiavo o padrone che uno sia stato.
Un'escursione di qualche ora a piedi attraverso i tre picchi più alti, Diana Peak inclusa, lungo un lussureggiante e ben tenuto sentiero, ci preparerà fisicamente per discendere più tardi la famosa Jacob's Ladder, una scalinata di 699 scalini ripidissimi che ha fatto venire la pelle d'oca ed un senso di vertigine anche a me che sono abituato a volare altezze ben più considerevoli sfiorando picchi a strapiombo molto instabili ed irregolari. Scendo quindi dalla fortezza in alto fino al paese sul mare in 15 minuti con un buon ritmo giù per gli scalini reggendomi bene per il robusto e lucido passamano di ferro. I ragazzi più audaci ed esperti lo usano a mo' di scivolo sdraiandosi per traverso ed usando agilmente i piedi come freno; il record pare si aggiri sul minuto e mezzo! Per raggiungere la scuola gli studenti si devono fare ogni giorno la scalinata in salita e poi in discesa per tornare a casa, sicuramente un buon allenamento fisico! Mente sana in corpo sano!
Ciao Marco...un anno abbondante è già passato e devo dire che i tuoi appassionanti racconti hanno fatto letteralmente volare il tempo. Hai mai pensato di scrivere qualche libro? La forma e la grammatica non ti mancano davvero...un dono il tuo che con poche parole riesci a descrivere bene le varie situazioni. Cosa pensi di fare al tuo arrivo? Rientri? Un caro saluto. Dario
RispondiEliminaCiao Dario, dovremmo arrivare a S.Lucia, punto di partenza e di arrivo del Giro, il 10 aprile; poi l'11 ci saranno un po di festeggiamenti e cena finale, quindi il giorno dopo ho l'aereo che mi riporterà in Italia attraverso USA e Olanda, ulteriori due giorni di viaggio! Grazie per i tuoi gentili complimenti per la scrittura. Credo che un po tutti vorrebbero scrivere un libro un giorno e a dire il vero ne ho 3 in mente di diversa natura ed argomento di cui 1 relativo a questo immenso viaggio. Vedremo in futuro ma non credo vedranno la luce delle librerie! :-)
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