domenica 29 settembre 2013

Una pesca inaspettata

Lampi argentei ad un paio di metri di profondita' attorno ai pali degli ormeggi in porto attirano la mia curiosita'. Prendo la canna da pesca ed abbozzo una lenza con galleggiante, piombino ed amo del 10. Esche non ne ho ma dal frigo tiro fuori qualche pezzettino di pancetta affumicata, formaggio, pane e dei capperi. Un'ora in tutto dall'idea al piatto: 2 orate da 400g!!
Ho preso col formaggio e col cappero. Penso che abbiano abboccato per curiosita': appena vedevo il galleggiante muoversi allora ferravo per non dargli il tempo di sputare l'esca.... eh eh eh, che goduria! C'erano anche delle gallinelle d'acqua a cui piaceva il pane... ma non le ho tirato roba con l'amo dentro, forse domani!


(photo by Internet)

venerdì 27 settembre 2013

Prima notte a bordo

Prima notte a bordo. Ieri mi hanno assegnato 1/2 cabina, 1/3 di armadietto, 1/3 di stipetto e 1/2 portaoggetti. Lo spazio non è certo come a casa. Siamo ancora in porto per gli ultimi preparativi e per far provviste di acqua, cibo, gasolio, corrente elettrica. Teniamo d'occhio se i lavori sulle prese a mare tengono. 1 cabina è riservata per le vele, una zona dell'imbarcazione è soprannominata Black-hole, un'altra invece Fukushima... (andiamo a nucleare?!). Oltre al VHF c'è un meraviglioso MF-HF con cui sto familiarizzando; messaggio in codice per gli amici radioamatori: ore 20:00z 7,115Mhz LSB nominativo IV3CGM.

(photo by Marco)

giovedì 19 settembre 2013

Un bel andare


"Sicché questo è il paradiso, egli pensò, e gli venne da sorridere fra sé. Non era mica molto rispettoso, criticare il paradiso, quando ancora non ci sei manco arrivato." [R.B.]

A tutti quelli che come me desiderano partire alla ricerca del Paradiso Terrestre auguro, se non addirittura di trovarlo, almeno di avere un bel andare.

(photo by Vlado)

Una nuova avventura sta per cominciare: Trieste -> Gibilterra!

Civetta II in navigazione in Atlantico
Alberto non ha mai smesso di dissuadermi a partire. Ai tempi in cui volevo farlo in solitaria mi raccontava le più brutte storie vissute in mezzo al mare da lui e da suoi amici e colleghi, duri e forti come rocce, impegnati in Regate dai nomi importanti, che si ritrovarono a dare contributi di lacrime nei frangenti, termine qui usato di proposito, più impegnativi. E così, tra un sentiero a salire qualche pendio da cui spiccare un volo assieme a lui, ed una telefonata internazionale dai posti più esotici che la sua professionalità lo porta a lavorare, gli comunico che partirò. E sarà in equipaggio, e non sarà certo un addolcimento della prima idea. Un suo ultimo consiglio mi arriva ora: "Stai a casa!".

(photo by Vlado)