Il giro del Mondo in barca a vela: "Non si possono scoprire nuovi Mari se non si ha il coraggio di lasciar scomparire la Terra dietro l'orizzonte"
sabato 30 novembre 2013
Dentro di Te
Per non cadere, là fuori capita che puoi aggrapparti solo a quello che hai dentro di te.
(photo: la spiaggia vicino Gibraltar)
martedì 26 novembre 2013
A Gennaio 2014 si Parte
MARCO ZONCA TENTERA' IL GIRO DEL MONDO IN BARCA
SI PARTE DAL BRASILE NEL GENNAIO 2014
Nel 2009, col parapendio e a piedi, l'avventuriero romanese Marco Zonca attraversò le Alpi da Montecarlo a Trieste, mentre nel 2011, a bordo della sua canoa speciale, discese le acque del Po dal Monviso fino alla foce del fiume, per poi navigare sull'Adriatico risalendo il fiume Isonzo fino ad arrivare a casa, a Fogliano Redipuglia, dopo circa 1 mese di viaggio. Nulla in confronto a quanto l'avventuriero isontino ha ora in mente di fare, sapendo che ci vorranno circa 18 mesi per compiere un'avventura dal sapore epico, il giro del mondo in barca. Vedremo Zonca, infatti, imbarcarsi in Centro America per poi proseguire verso ovest passando per Panama, le isole Galapagos, attraversare l'Oceano Pacifico toccando la Polinesia francese, l'Australia, poi l'Oceano Indiano, La Reunion, il Capo di Buona Speranza in Sud Africa per poi risalire attraversando l'Oceano Atlantico fino in Brasile e concludere il giro del Mondo all'Isola di Saint Lucia, luogo in cui è prevista la partenza, nel gennaio 2014. "Non sono in molti - rileva Zonca - ad imbarcarsi per un viaggio così lungo. Di italiani non ne ho trovato nessuno con cui condividere questa avventura e allora ho cercato all'estero un equipaggio, una barca a vela a cui aggregarmi. Quest'estate - continua Zonca - ho conosciuto degli spagnoli con cui ho fatto un breve viaggio di qualche giorno nel Mar Tirreno, ma poi, per motivi organizzativi hanno rinviato il tutto al prossimo anno. Quando stavo per rinviare anch'io di un anno il progetto, ho avuto la fortuna di conoscere il proprietario e comandante di un'imbarcazione slovacca, ormeggiata nel porto di San Giorgio di Nogaro, per dei lavori di manutenzione. Ha voluto incontrarmi per espormi il suo progetto che mi è piaciuto molto, tanto che vi ho aderito ed a gennaio 2014 si parte. Per conoscerci meglio e mettere a punto ogni dettaglio per un viaggio di questa portata - prosegue Zonca - abbiamo fatto un 'giretto' con il Civetta2, così si chiama la barca a vela di 13,5 metri (45 piedi), da San Giorgio di Nogaro fino in Sicilia, passando poi per Palma di Mallorca e sbarcando a Gibilterra, navigando giorno e notte gran parte del Mediterraneo in circa 40 giorni. Su una barca di queste dimensioni, visto il numero esiguo di persone dell'equipaggio fisso, soltanto tre, si deve essere preparati e disposti a fare di tutto: regolare le vele, timonare, cucinare, fare la manutenzione, avere conoscenze marinaresche ma anche elettroniche e meccaniche, il lavoro non finisce mai. Inoltre - conclude Zonca - si devono sempre tenere gli occhi aperti, soprattutto di notte, per evitare collisioni con pescatori e navi: abbiamo il radar ed il sistema AIS ma un occhio 'umano' ci vuole sempre".
Edo Calligaris
SI PARTE DAL BRASILE NEL GENNAIO 2014
Nel 2009, col parapendio e a piedi, l'avventuriero romanese Marco Zonca attraversò le Alpi da Montecarlo a Trieste, mentre nel 2011, a bordo della sua canoa speciale, discese le acque del Po dal Monviso fino alla foce del fiume, per poi navigare sull'Adriatico risalendo il fiume Isonzo fino ad arrivare a casa, a Fogliano Redipuglia, dopo circa 1 mese di viaggio. Nulla in confronto a quanto l'avventuriero isontino ha ora in mente di fare, sapendo che ci vorranno circa 18 mesi per compiere un'avventura dal sapore epico, il giro del mondo in barca. Vedremo Zonca, infatti, imbarcarsi in Centro America per poi proseguire verso ovest passando per Panama, le isole Galapagos, attraversare l'Oceano Pacifico toccando la Polinesia francese, l'Australia, poi l'Oceano Indiano, La Reunion, il Capo di Buona Speranza in Sud Africa per poi risalire attraversando l'Oceano Atlantico fino in Brasile e concludere il giro del Mondo all'Isola di Saint Lucia, luogo in cui è prevista la partenza, nel gennaio 2014. "Non sono in molti - rileva Zonca - ad imbarcarsi per un viaggio così lungo. Di italiani non ne ho trovato nessuno con cui condividere questa avventura e allora ho cercato all'estero un equipaggio, una barca a vela a cui aggregarmi. Quest'estate - continua Zonca - ho conosciuto degli spagnoli con cui ho fatto un breve viaggio di qualche giorno nel Mar Tirreno, ma poi, per motivi organizzativi hanno rinviato il tutto al prossimo anno. Quando stavo per rinviare anch'io di un anno il progetto, ho avuto la fortuna di conoscere il proprietario e comandante di un'imbarcazione slovacca, ormeggiata nel porto di San Giorgio di Nogaro, per dei lavori di manutenzione. Ha voluto incontrarmi per espormi il suo progetto che mi è piaciuto molto, tanto che vi ho aderito ed a gennaio 2014 si parte. Per conoscerci meglio e mettere a punto ogni dettaglio per un viaggio di questa portata - prosegue Zonca - abbiamo fatto un 'giretto' con il Civetta2, così si chiama la barca a vela di 13,5 metri (45 piedi), da San Giorgio di Nogaro fino in Sicilia, passando poi per Palma di Mallorca e sbarcando a Gibilterra, navigando giorno e notte gran parte del Mediterraneo in circa 40 giorni. Su una barca di queste dimensioni, visto il numero esiguo di persone dell'equipaggio fisso, soltanto tre, si deve essere preparati e disposti a fare di tutto: regolare le vele, timonare, cucinare, fare la manutenzione, avere conoscenze marinaresche ma anche elettroniche e meccaniche, il lavoro non finisce mai. Inoltre - conclude Zonca - si devono sempre tenere gli occhi aperti, soprattutto di notte, per evitare collisioni con pescatori e navi: abbiamo il radar ed il sistema AIS ma un occhio 'umano' ci vuole sempre".
Edo Calligaris
venerdì 22 novembre 2013
L'Atto Finale di una fantastica Giornata
"L'impatto con l'acqua fu molto forte ma il seggiolino a cui eravamo legati attutì molto bene l'impatto. Tutto il materiale presente in cabina ci si rovesciò addosso. Calò il silenzio. Era completamente buio laggiù nell'Oceano, non si capiva dove fosse il sopra ed il sotto. Vomitai abbondantemente mentre aspettavo l'arrivo della squadra di recupero che ci avrebbe tirato fuori da lì. E' stato l'atto finale di una fantastica giornata". (NASA Missione Apollo 8 - Il rientro a Terra dopo la prima circumnavigazione della Luna).
(photo by Vlado)
(photo by Vlado)
martedì 19 novembre 2013
Il Mio Dio
Il Mio Dio è unico. E' uguale per tutti gli esseri viventi, invertebrati, insetti, mammiferi, pesci, uccelli, uomini, tutta la fauna, tutta la flora. Tutti uguali. Esso non distingue tra belli e brutti, grandi o piccoli, ricchi o poveri, buoni o cattivi, perchè queste definizioni non esistono, non hanno ragione di esistere in tutto il suo dominio. Esso non giudica. Tutti uguali. Il mio Dio dà la vita. Il mio Dio è generoso e si darà per tutta la sua vita, instancabilmente, fino all'ultimo istante della sua vita. Non mi chiederà mai nulla in cambio, non chiederà mai nulla in cambio a nessuno. Ogni giorno dà la luce, dà il calore, dà l'energia, dà la vita. E' splendente, è grandissimo. Non ha segreti, non cela misteri, è comprensibile a tutti. Lo puoi anche vedere. Alza gli occhi, lui è lassù nel cielo: è Il Sole!
(photo by Giovanni O.)
(photo by Giovanni O.)
lunedì 18 novembre 2013
1700 Miglia Nautiche
Il viaggio-test in Mediterraneo si è concluso ottimamente, tutti contenti. Due giorni tra taxi, aereo, bus e treno, un pezzo a piedi e sono rientrato tra le mura della mia dimora fissa. La visita alla montagna sovrastante Gibilterra è rinviato al 2015: ho provato a passare la frontiera con la Spagna, a piedi, con soltanto la carta d'identità, credevo fosse "Europa" ed il passaporto l'avevo lasciato a bordo, ma non mi è riuscito. Il poliziotto: "Qui non siamo Europa, signore, ritorni indietro in Spagna, in Europa, grazie". Ha fatto anche una battuta che riporto. "E' anche per questo che noi qui abbiamo i soldi e voi no..." - Poco british direi, a parte il "sir" che mi ha riservato come cortesia finale. Mi godo comunque il mercato popolare da cui si evince che l'Africa del nord è qui a pochi passi, e guardo con orrore i resti delle fortificazioni di un passato piuttosto movimentato a suon di ferro e fuoco. Molti impianti sportivi addolciscono questa sottile striscia di terra dove popoli, testardamente, si sono affrontati a lungo. La località spagnola qui si chiama La Linea...
venerdì 15 novembre 2013
Elemento Primordiale
Sono nato sulla Terra, ho conosciuto l'Aria ed ora sto esplorando il Mare, elemento primordiale.
(photo by Matt Doggett and Richard Shucksmith: Sule/Gannets in pesca)
martedì 12 novembre 2013
Il Desiderio di Tornare Là
Sono rientrato a casa in Italia per gli ultimi preparativi per il Viaggio che inizierà ai primi di gennaio: il Giro del Mondo in Barca a Vela. Dopo il test in Mediterraneo dove ho potuto conoscere il Comandante ed il resto dell'equipaggio, l'imbarcazione Civetta II, con in tasca la lettera di invito ufficiale a farne parte per i prossimi 18 mesi, c'è ancora qualcosa da fare: svuotare ed affittare casa, terminare le vaccinazioni, ottenere i visti per l'Australia, arricchire l'equipaggiamento, cambiare i libri, delegare alcune incombenze, tagliarmi i capelli, poco altro.
"E per un momento ho provato il desiderio di tornare là. Ho sorriso al pensiero che, anche stavolta, quando mi trovo in un posto vorrei già trovarmi da un'altra parte”. Perché, cari lettori, questo è un po’ il senso dei viaggi che facciamo: una vita libera e avventurosa che non può essere richiusa in una valigia di ricordi. Lo sanno tutti quelli che immaginano, sognano, preparano, realizzano. Il rientro è duro: “Il vuoto intorno a me regnava assoluto. Mi chiedevo in continuazione come tutto ciò potesse essere cambiato in soli tre mesi. E la risposta agghiacciante era che in realtà nulla era cambiato! Tutto era esattamente come prima! Semplicemente io, nella mia dimensione solitaria, immerso per così tanto tempo in uno splendido caos di lingue diverse, mi ero abituato talmente bene e così velocemente a questa assenza del quotidiano da dimenticare completamente la consuetudine al nulla della mia vita precedente.
Ma sfortunatamente l'uomo è un animale adattabile e pian piano, dopo circa un mese, ho ricominciato a far parte di questo nulla". [D.S.]
(photo by Vlado)
sabato 9 novembre 2013
La Navigazione Pura
Anche la barca a vela atterra, nel porto, alla pari dei mezzi volanti aerei che lo fanno nell'aeroporto. A Gibilterra un'immagine come la seguente non è un miraggio e nemmeno un'illusione, neanche una visione rara.
"La navigazione pura resta la vela. Essa richiede una fatica dura ma mette veramente in contatto con il mare e permette di affrontarlo con la propria perizia marinara. La navigazione velica richiede la conoscenza di un linguaggio suo proprio che il velista deve usare in ogni tipo di manovra" (FG)
(photo by Vlado)
lunedì 4 novembre 2013
Sulle Onde del Viaggio
L'aria è fresca a tal punto che stare sdraiato al sole in coperta, sul caldo laminato in legno scuro, mi instilla un sottile piacere da cui è difficile separarmi. Sono le 10:00 del mattino a longitudine 03°11' Ovest, latitudine 36°38' Nord e so che il nostro Astro non si concederà ancora molto a lungo prima di celarsi, come al solito, dietro all'orizzonte.
Dopo un improvviso sonnellino mi sveglio e mi accorgo che non sto facendo nulla, ma non trovando nient'altro da fare socchiudo gli occhi e torno a non fare nulla, a cullarmi in un nuovo viaggio sulle onde del viaggio stesso.
(photo by Vlado)
Dopo un improvviso sonnellino mi sveglio e mi accorgo che non sto facendo nulla, ma non trovando nient'altro da fare socchiudo gli occhi e torno a non fare nulla, a cullarmi in un nuovo viaggio sulle onde del viaggio stesso.
(photo by Vlado)
sabato 2 novembre 2013
I primi 20 minuti di 26 ore di maltempo
Marco: "Guarda, Lubo, un temporale a dritta"
Lubo: "E allora? Tutto come al solito, no? Tra poco passa via"
Marco: "Lubo, guarda bene, ha un'aspetto brutto non ti pare?"
Lubo: "...è molto brutto è vero!"
Marco: "Vlado, abbiamo un temporale qui alla nostra dritta!"
Vlado dà un'occhiata attorno e poi: "Ok, andiamo a sinistra, viriamo!"
Il Vento: SSSsssshhhhhh
Vlado: "Il vento freddo!!"
Marco: "Sì, è freddo!!"
Vlado: "Giù il fiocco grande, sù il fiocco piccolo! - Lubo, quanto è il vento?"
Lubo: "50!!!"
Il Vento: "FFFFFfffffffiiiiiiiiiiihhhhhhh FFFFffffffiiiiiiiiiiiiihhh!!!!"
Pioggia e Vento.
Quando si è in ballo si balla. W il "Civetta II", il Comandante ed il suo Equipaggio.
(photo by Vlado)
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