MARCO ZONCA TENTERA' IL GIRO DEL MONDO IN BARCA
SI PARTE DAL BRASILE NEL GENNAIO 2014
Nel 2009, col parapendio e a piedi, l'avventuriero romanese Marco Zonca attraversò le Alpi da Montecarlo a Trieste, mentre nel 2011, a bordo della sua canoa speciale, discese le acque del Po dal Monviso fino alla foce del fiume, per poi navigare sull'Adriatico risalendo il fiume Isonzo fino ad arrivare a casa, a Fogliano Redipuglia, dopo circa 1 mese di viaggio. Nulla in confronto a quanto l'avventuriero isontino ha ora in mente di fare, sapendo che ci vorranno circa 18 mesi per compiere un'avventura dal sapore epico, il giro del mondo in barca. Vedremo Zonca, infatti, imbarcarsi in Centro America per poi proseguire verso ovest passando per Panama, le isole Galapagos, attraversare l'Oceano Pacifico toccando la Polinesia francese, l'Australia, poi l'Oceano Indiano, La Reunion, il Capo di Buona Speranza in Sud Africa per poi risalire attraversando l'Oceano Atlantico fino in Brasile e concludere il giro del Mondo all'Isola di Saint Lucia, luogo in cui è prevista la partenza, nel gennaio 2014. "Non sono in molti - rileva Zonca - ad imbarcarsi per un viaggio così lungo. Di italiani non ne ho trovato nessuno con cui condividere questa avventura e allora ho cercato all'estero un equipaggio, una barca a vela a cui aggregarmi. Quest'estate - continua Zonca - ho conosciuto degli spagnoli con cui ho fatto un breve viaggio di qualche giorno nel Mar Tirreno, ma poi, per motivi organizzativi hanno rinviato il tutto al prossimo anno. Quando stavo per rinviare anch'io di un anno il progetto, ho avuto la fortuna di conoscere il proprietario e comandante di un'imbarcazione slovacca, ormeggiata nel porto di San Giorgio di Nogaro, per dei lavori di manutenzione. Ha voluto incontrarmi per espormi il suo progetto che mi è piaciuto molto, tanto che vi ho aderito ed a gennaio 2014 si parte. Per conoscerci meglio e mettere a punto ogni dettaglio per un viaggio di questa portata - prosegue Zonca - abbiamo fatto un 'giretto' con il Civetta2, così si chiama la barca a vela di 13,5 metri (45 piedi), da San Giorgio di Nogaro fino in Sicilia, passando poi per Palma di Mallorca e sbarcando a Gibilterra, navigando giorno e notte gran parte del Mediterraneo in circa 40 giorni. Su una barca di queste dimensioni, visto il numero esiguo di persone dell'equipaggio fisso, soltanto tre, si deve essere preparati e disposti a fare di tutto: regolare le vele, timonare, cucinare, fare la manutenzione, avere conoscenze marinaresche ma anche elettroniche e meccaniche, il lavoro non finisce mai. Inoltre - conclude Zonca - si devono sempre tenere gli occhi aperti, soprattutto di notte, per evitare collisioni con pescatori e navi: abbiamo il radar ed il sistema AIS ma un occhio 'umano' ci vuole sempre".
Edo Calligaris
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