lunedì 15 dicembre 2014

Sorry Sul Lungomare



Il V&A Waterfront Marina a Cape Town è un posto piuttosto lussuoso. Siamo tutti ormeggiati qui, noi del World ARC Rally, con le nostre barche a vela. Tutto è pulito ed ordinato. Animazioni e band nelle piazzette, innumerevoli negozi per fare shopping, oro e diamanti, Ferrari, Aston Martin e Bugatti nei parcheggi. Passeggi per i vicoli e gli addetti della security in giacca e cravatta ti chiamano Sir. Anche al bar e nei ristoranti ti chiamano Sir. Una forma di cortesia verso il Cliente che ho sempre apprezzato in qualunque posto mi trovi. Io stesso al mio B&B chiamo "Signore" i Clienti. La schiavitù è un vecchio ricordo, l'apartheid invece è finito ufficialmente soltanto una ventina di anni fa, e due decenni non sono molti. Siamo in Sud Africa. Lo noti per strada, quando ti capita di incrociare un anziano o una persona di mezza età: tengono gli occhi abbassati e ti fanno passare. Io sono pur sempre un bianco. Vesto abitualmente sportivo coi miei pantaloni lunghi Adidas, vecchi compagni di avventura, scarpe da ginnastica nere e verdi fluo, maglietta Nord-Sails e felpa blu Nautilago col cappuccio. Qui il sole picchia veramente forte e nonostante il caldo la felpa la tengo su e pure il cappuccio per non scottarmi. C'è la brezza di mare a rinfrescare, ed oggi tira un vento da 20-30 nodi e gli schizzi dal frangi-flutti arrivano fino al pedonale lungomare. C'è parecchia gente che fa jogging. Credo di confondermi tra gli altri ma uno sorprendentemente mi si ferma ad un paio di metri e serio mi guarda negli occhi e mi chiede, in inglese ma con un'inflessione chiaramente afrikaans, se ho fame. Sorry?! (rispondo). Pensavo di non aver capito bene ma poi ripete la domanda scandendo meglio le parole: "Ha fame signore? Posso farle avere del cibo e da bere se è affamato e assetato".


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