lunedì 9 marzo 2015

La Festa del Popolo di Salvador de Bahia (Brasile)

Qualcuno lo chiama "carnevale" ma di maschere, di quelle grandi, i giganteschi carri allegorici, non se ne sono visti, per quelli si va a Rio. Immaginatevi una grande città di milioni di abitanti, grattaceli a perdita d'occhio, strade multicorsia; pensate a come potrebbe essere una metropoli senza auto per una settimana, con i negozi, le banche e le attività commerciali sbarrati da grossi pannelli di legno; fatevi sfiorare dal pensiero che i suoi cittadini e molti altri dalle regioni limitrofe si riversano in strada giorno e notte per una settimana… tanta gente… milioni e milioni… un caos di corpi diversamente vestiti che si muovono a ritmo di musica. Questo è Salvador di Bahia la prima capitale del Brasile (ora la capitale è Brasilia).
Nei uffici turistici distribuiscono gratis colorati palloncini, chiamiamoli pure così, ancora sigillati nelle loro buste ermetiche. La birra è venduta in ogni angolo di strada, paghi due prendi tre; i centri di distribuzione lavorano 24h con camion e camion di birra. E poi polpette, mais bollito, formaggio fuso su stecco, la irrinunciabile fajolada (fagioli neri e maiale), noci di cocco, popcorn e acqua minerale. C'è il centro per i bimbi smarriti, gli ospedali mobili, i pompieri mobili ed i gabinetti chimici si contano a centinaia e sempre pieni… ma chi ha tempo per cercarne uno libero? La si fa in strada chiudendo gli occhi (se uno è timido o cerca un po di privacy) ma penso che se te la fai addosso nessuno se ne accorge: birra, sudore, piscio e musica.
Qualche raro tafferuglio qua e là ma la polizia militare è dappertutto e se ti beccano a far casino te ne penti amaramente nel giro di un secondo. Già a vederli da lontano fanno paura: si muovono in fila indiana a gruppi di sei con la loro divisa beige, il cinturone, gli stivali, il casco, il manganello e tutto il resto, e sono grossi, davvero grossi da far paura. Quando li vedi da lontano è meglio iniziare a deviare divergendo subito dalla loro traiettoria perchè se per caso non ti accorgi del loro arrivo e ci finisci contro, anche involontariamente, e nella calca di milioni di persone non è così difficile che accada, ti fanno saggiare il manganello ed il sangue scorre (il tuo).
La musica è suonata dal vivo da intere orchestre e cantanti posti su mostruosi TIR che procedendo lentamente a passo d'uomo fanno testa alla contrada di appartenenza; impianti acustici e riproduttori di decine di migliaia di watt di potenza fanno tremare tutto. Una dozzina di contrade colorate, ognuna con il suo TIR, procedono per le vie principali della città, giorno e notte, suonando e ballando facendo vibrare ogni cosa a ritmo. Mi hanno detto che in realtà una pausa la fanno, forse tra le 4 e le 10 di mattina, ma io non me ne sono mai accorto: dal porto dove siamo attraccati la musica rimbombante da chilometri e chilometri di distanza suona incessantemente da una settimana. Nelle piazzette sono montati palchi fissi da cui suonano altri gruppi musicali. Lungo le vie minori sfilano tamburi e trombe incessantemente in azione; si danno il cambio decine di gruppi a rotazione perenne. Se segui il flusso popolare allora riesci anche a spostarti da un luogo ad un altro.
Domani il "carnevale" finisce e noi ripartiremo navigando a vele spiegate verso nord, a risalire verso l'equatore, forse attraccando nel delta del Rio delle Amazzoni o nella Guyana Francese, oppure a Trinidad & Tobago, o forse in Grenada, ma di sicuro in direzione destinazione finale isola di Saint Lucia!

2 commenti:

  1. Capitale del Brasile? Brasilia; per il carnevale: puo essere Rio, dipende chi chiedi...
    Buon ritorno e spero di ritrovarti dopo il 11.maggio
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  2. Ho provveduto a correggere la Capitale del Brasile. Ti aspetto dopo il 11 maggio Taggi, posto riservato per te come sempre! Grazie!

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