sabato 13 settembre 2014

Miti Culinari da Infrangere


Dicono che odora come l'inferno ed ha il sapore del paradiso. E' vietato trasportarlo nei bus e nei luoghi pubblici... Ho mangiato il durian, un frutto particolare.
Effettivamente ha un profumo forte che si sente a dieci metri ma è simile al melone e non lo trovo così pessimo com dicono. Il sapore e la consistenza sono unici forse, ne ho mangiato metà, e bisogna considerare che è grande come un melone. Nessun effetto collaterale al momento. Michael ne ha assaggiato un pezzo e quasi vomitava. Mi ero ripromesso di mangiarne l'altra metà per colazione il mattino seguente ma non l'ho fatto. Penso che sia un frutto da mangiare in compagnia o un pezzo al mercato facendo la spesa; non è certo una cosa da tenere a casa e nel frigo! "...la consistenza cremosa del frutto maturo fa in modo che la polpa raggiunga ogni singola papilla gustativa della lingua scatenando una vasta gamma di sensazioni: un misto di dolce vanigliato, come di una crema di mandorle mescolata a del formaggio a pasta molle a metà fra il mascarpone e il blue cheese, con una punta di pungente retrogusto, tipo di cipolla, davvero difficile da descrivere a parole e di certo inusuale."

Poi ho infranto un'altro mito culinario: il caffè che io chiamo "caccaffè". E' quello mangiato, digerito ed... espulso da certi animali della foresta che sono attratti dalla polpa dei suoi frutti ma che non digeriscono i suoi due semi all'interno, i due chicchi di caffè appunto. Si raccolgono gli escrementi di questa specie di gatti selvatici, si puliscono e poi gli si fa fare il ciclo di tostatura dei chicchi di caffè. Dopo una fase di distillazione, quindi non attraverso la percolazione, si ottiene questo speciale ed energetico caffè che, ovviamente, costa molto in confronto al caffè usuale (4 EUR la tazzina)!

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