Il leggero rombo del generatore elettrico sommerso fa sembrare di andare a motore, il produttore eolico di energia richiama alla mente l'elica di un delicato aeroplano, l'andirivieni della vite senza fine dell'autopilota si avvolge e svolge a ritmo con le onde, il gracchiare della radio, il silenzioso lavoro dei pannelli solari, gli scricchiolii della struttura dell'imbarcazione che si contorce impercettibilmente ma dai suoni inconfondibili, lo sciabordio dell'acqua, l'odore dello scomparto motore diesel, l'allarme del radar all'approssimarsi di un ostacolo, lo scalpiccio dell'equipaggio di turno in un frenetico movimentarsi, voci sorde e a volte squillanti, il trillare dei denti metallici dell'argano, l'attrito delle scotte sui winch ed il suonare delle stesse sotto tensione, qualche stoviglia che cade ed uno stipetto che sbatte chiudendosi al rollare dell'imbarcazione. Un concerto lungo 24h.
(photo by Marco)
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