giovedì 6 febbraio 2014

Canale di Panama, 100 anni



E' una delle più grandi ed ingegnose costruzioni dell'uomo. Il Comandante Vlado dice che dopo aver visto il Canale ci manca da vedere Cape Canaveral (base aerea dove sono partite molte missioni spaziali comprese quelle per la Luna e lo Spacelab) e poi tutto il resto è "più piccolo". Vero o meno, questo dà un idea di grande. Ci metteremo un giorno intero per passarlo, ed una settimana circa per i preparativi, le carte, i permessi e per aspettare il proprio turno. Non siamo gli unici a passare di qua, anzi potremmo essere considerati quasi degli intrusi: questo è principalmente un passaggio commerciale. Una fila molto lunga e continua di grandissime navi piene zeppe di container colorati, giorno e notte, tutto l'anno e con qualsiasi stagione, transitano d qua per portare di tutto dall'est verso l'ovest, dall'ovest verso l'est, dal Pacifico all'Atlantico, dall'Atlantico al Pacifico, dall'Oriente alle Americhe, l'Africa e l'Europa, e viceversa. L'import e l'export qui sono di casa. Senza il Canale le navi ci metterebbero circa un mese di più essendo costrette a passare a sud tra l'estrema punta Argentina e l'Antartide, oppure circumnavigare l'Africa, l'Oceano Indiano, ecc. E' stato costruito cento anni fa. E pensare che ne stanno già costruendo un altro di Canale, con le sezioni più larghe e lunghe di un trenta percento, i cui piani prevedevano il suo termine nel 2014; dicono che ci vorranno ancora un paio di anni per l'inaugurazione.
L'organizzazione è impeccabile, evidentemente in cento anni hanno avuto il tempo di "limare" gli spigoli e gli intoppi possibili, prevedendo l'imprevedibile, almeno così appare.
Noi, barche a vela provviste di motore ausiliario, veniamo legate assieme a tre a tre, di solito un catamarano al centro e due mono-scafi ai lati, a prua come a poppa con due cime a destra e due a sinistra, poi ulteriori due spring per parte. Ogni imbarcazione prima di imboccare il canale fa salire a bordo un advisor appositamente inviato dall'Autorità (non è un pilota vero e proprio anche se arriva con la barca "pilota") che sarà in contatto radio con tutti gli altri advisor e addetti al Canale. L'advisor di mezzo, quello sul catamarano, sarà il capogruppo dei tre. Il catamarano darà potenza motore per tutto il gruppo ma tutti dovranno contribuire nella direzione ed, eventualmente, in potenza motore. La procedura è lunga ed avviene piuttosto lentamente. Ricordo che ci abbiamo messo un giorno intero. Colpi di sirena e fischi a dare il ritmo ed a scandire e sincronizzare i movimenti.
Il "problema" per passare il Canale è che si deve entrare da una parte ed uscire dall'altra attraversando il Lago Gatun che stà più in alto di una ventina di metri rispetto al livello del mare.
Allora, si inizia entrando nel canale a gruppi di tre, per quattro righe, dodici in tutto, così i tempi si accorciano e si risparmiano soldi per passare altrimenti sai che botta al portafogli! E' vero che la tariffa varia secondo il peso della nave e quindi a barca il costo mi pare si aggiri sui 500-1000 dollari; per una nave grande la tariffa, dicono, si aggira anche sui 500.000 (cinquecentomila) dollari! Ma su questo punto non ho indagato in modo approfondito.
Entrati in una sezione nel canale ci si ferma e si chiudono due grandissime e potenti porte dietro le spalle; i gruppi di tre barche sono tenuti fermi al centro rispetto alle sponde del canale tramite delle cime a mano; per le navi ci sono delle piccole locomotive al posto degli uomini e le cime sono sostituite con cavi di acciaio. Avanti ed indietro, destra e sinistra, tira e molla, tutto avviene agli ordini dei advisor. L'agente che ha provveduto a tutte le pratiche con l'autorità del Canale ci ha fatto un briefing il giorno prima del passaggio; lo stesso giorno ci ha fatto visita anche un ispettore dell'Autorità a prendere tutte le misure della nostra barca, interrogarci su molti punti e caratteristiche dell'equipaggiamento a bordo, assicurarsi che il bagno/toilette sia pulito e a darci alcuni consigli su come trattare l'advisor: colazione, caffè, spuntino, pranzo, ecc. tutto da servire con buona diligenza. E' ottima cosa dare critica obbedienza all'advisor.
Chiuse le porte siamo praticamente dentro una gigantesca vasca che viene riempita di ulteriori dieci metri di acqua. Una volta piena la vasca si aprono le porte davanti dove ci aspetta un'altra vasca già al nostro livello; l'operazione si ripete e ci alziamo ancora di dieci metri. All'uscita di questa seconda vasca c'è finalmente il Lago Gatun dove passeremo la notte all'àncora a lato della zona di transito. Le grosse navi vanno e vengono, alcune si fermano per il proprio turno come noi. Il Canale ha due sensi di marcia, due corsie quindi. Gli advisor vengono recuperati dalle barche-pilota per poi ritornare la mattina seguente: la storia poi si ripete ma prima di fare l'operazione inversa, cioè di entrare nelle vasche dove invece tirano via acqua per scendere dal Lago Gatun al livello del mare, dobbiamo passare il Lago stesso per molte e molte miglia: bellissimo. Alla fine, un paio di vasche ancora e... siamo finalmente nel Pacifico! Si brinda!!

2 commenti:

  1. Ciao Marco,
    molto interesante e bello il tuo blog! -Grazie.
    Buon viaggio!
    Taggi

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    1. Grazie Taggi per aver visitato e commentato il mio blog!
      Spero rivederti presto in giro in giro!
      Un abbraccio, amico.

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