sabato 22 febbraio 2014

Charles Darwin, da: "L'Origine dell'Uomo"


(…) Se un desiderio o un istinto che porta ad un'azione opposta al bene degli altri appare ancora, quando ritorna in mente, altrettanto forte o più forte dell'istinto sociale, un uomo non proverà nessun acuto rimorso ad averlo seguito; ma sarà conscio che, se la sua condotta fosse nota ai suoi simili incorrerebbe nella loro disapprovazione, e sono poche le persone tanto prive di simpatia da non provare dispiacere quando ciò accada. Se non ha tale simpatia e se i desideri che lo spingono a cattive azioni sono al momento forti, e quando ricordati non sono soverchiati da persistenti istinti sociali e dal giudizio degli altri, allora è sostanzialmente un uomo cattivo; il solo motivo restrittivo che rimane è il timore della punizione e la convinzione che a lungo andare sarà più utile agli interessi personali considerare il bene degli altri piuttosto che il proprio.
(…) Ma quando l'uomo gradualmente progredì in forma intellettiva, e fu in grado di prevedere le più lontane conseguenze delle sue azioni, quando acquistò conoscenza sufficiente da respingere costumi nocivi e superstizioni, quando considerò sempre di più, non solo il benessere, ma anche la felicità dei suoi simili, quando per abitudine, seguendo l'esperienza benefica, l'educazione e l'esempio, le sue simpatie divennero più dolci e ampiamente diffuse, estendendosi a uomini di tutte le razze, agli idioti, ai mutilati e a tutti gli altri membri inutili della società, e finalmente agli animali inferiori - allora il modello della sua moralità venne salendo sempre più in alto. (…) [C.D.]

(In foto la statua sull'isola San Cristobal - Galapagos - Ecuador dedicata a C.Darwin con a fianco gli animali simbolo di questi luoghi: il leone marino, la tartaruga gigante e l'iguana).

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